Il Giubileo che ha già segnato la storia
Lo scorso 29 novembre 2015 Papa Francesco ha preso una decisione storica: l’apertura anticipata della Porta Santa a Bangui, in Africa. Per la prima volta la cerimonia che decreta da oltre cinque secoli l’inizio dell’Anno giubilare è avvenuta in una parte della Terra tra le più martoriate e tormentate. Francesco ha infatti spiegato che aprendo la prima Porta santa nella Repubblica Centrafricana ha voluto “manifestare la vicinanza orante di tutta la Chiesa a questa nazione così afflitta e tormentata ed esortare tutti i centroafricani a essere sempre più testimoni di misericordia e di riconciliazione”.
Una scelta pregna di significato e di estrema coerenza con il tema giubilare della Misericordia. L’8 dicembre il Papa ha poi aperto ufficialmente la Porta Santa di San Pietro, secondo la tradizione (la prima apertura della basilica vaticana si deve ad Alessandro VI nel 1499). La data dell’8 dicembre è particolarmente significativa per due motivi. Lo scorso 8 dicembre ricorreva infatti il 50° anniversario della chiusura del Concilio Ecumenico Vaticano II, ossia l’inizio di un nuovo percorso nella storia della Chiesa contemporanea, ed è anche la data in cui si celebra la solennità dell’Immacolata Concezione, inizio del percorso di Redenzione dell’uomo dal peccato originale e simbolo della misericordia e del perdono divino.
L’anno giubilare si concluderà il 20 novembre 2016, data anch’essa pregna di significato (è la domenica del Cristo Re, che ricorda Cristo al centro della creazione, centro del popolo, centro della storia). Un Giubileo che si presenta quindi unico per molti motivi; è il primo giubileo che ha visto la presenza contemporanea di due Papi, il primo annunziato anche su Twitter e che farà pieno uso di tutte le nuove tecnologie di comunicazione e sarà quindi diffuso e seguito in tutto il mondo come mai prima d’ora, ma soprattutto è il primo grande evento mondiale di un pontefice che, pur nel suo ancora breve pontificato, ha già stupito il mondo intero.